Il 30 novembre 2013, dopo una difficile opera di restituzione e recupero riapre il Civico Museo della Seta Abegg di Garlate. Tale avvenimento coincide esattamente con i 60 anni di questa pregevole istituzione.
Fu infatti la società svizzera Abegg, proprietaria dall’Ottocento dei Setifici Abegg, a realizzare la brillante idea di Carlo Job, loro direttore generale per l’Italia, di costituire un Museo Tecnico Scientifico con la storia dell’industria serica. Carlo Arter Abegg lo inaugurò il 28 novembre 1953. Lo stesso Carlo Arter donerà il suo Museo al Comune di Garlate nel 1976.
Preservare i macchinari e le invenzioni del passato è utile per dare le basi alla cultura ed estenderla formando così maestranze con alta professionalità. Ciò permette di migliorare le tecniche e la conoscenza. Questi obiettivi costituirono le motivazioni che portarono all’apertura del Museo.
Il Museo Abegg fu il primo museo di Archeologia Industriale dedicato al settore della seta. L’idea fu così allettante da far nascere altre istituzioni similari in Italia, in Europa e in Oriente
Nella filanda bicentenaria, dove il Museo è insediato, molte famiglie del nostro territorio trovarono per decenni sostentamento ed ebbero esperienze di vita che oggi vogliamo tramandare alle nuove generazioni.
Oggi infatti viene riaperto al pubblico con l’auspicio che sappia essere nuovamente utile al nostro territorio, come volano turistico e culturale anche nell’ambito dell’EXPO 2015.
Nel nuovo percorso museale, frutto del prezioso lavoro realizzato con grande professionalità dal Comitato Scientifico, il box dedicato al futuro della seta rappresenta una straordinaria novità: è infatti previsto uno specifico spazio in cui verranno divulgate dalla Stazione Sperimentale della Seta di Milano e dal Centro di Bachicoltura dell’Università di Padova le novità relative all’impiego della seta nel campo dei nuovi filati e biomedicale suscitando così interesse delle imprese del tessile e degli istituti di ricerca.
Sono già attivi numerosi contatti con le scuole di ogni ordine e grado di tutta la Regione Lombardia per la promozione delle proposte didattiche ideate ex-novo nonché contatti con tour operator italiani ed esteri per l’inserimento del Museo Abegg negli itinerari di viaggio in terra lecchese.
La promozione del Museo si avvale di un sito web completamente rinnovato nella forma e nei contenuti collegato ai principali social network (ww.museosetagarlate.it) nell’ottica di una conoscenza “easy&friendly”.
La gestione del Museo è affidata alla Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus, una realtà da anni attiva sul territorio lecchese che porterà all’interno della struttura le proprie competenze ed esperienze per valorizzarlo e migliorarne la fruizione da parte dell’intera comunità. La Cooperativa provvederà alle visite guidate, ai laboratori didattici e all’apertura al pubblico durante gli w-end attraverso un organico efficiente e ben strutturato, coordinato da Matteo Rossi (presidente), Adriana Carbonaro (resp. Segreteria e comunicazione) e Giovanna Spampinato (resp. Servizi educativi), Roberto Milani (resp. Servizi tecnici).
Da due anni il Museo aderisce al Sistema Museale Lecchese della Provincia di Lecco, coordinato dalla dott.ssa Anna Ranzi, che ringraziamo per il prezioso supporto offerto in questi mesi.
L’Amministrazione Comunale ringrazia i membri del Comitato Scientifico: Prof. Salvatore Sutera (coordinatore), Dott. Flavio Crippa, Prof. Aldo Castellano, Prof.ssa Silvia Cappellozza, Prof. Gianluigi Fontana, Dott.Silvio Faragò, Prof.ssa Piera Antonelli, Dott.sa Mara Nin, sig Pasquale Redaelli per il lavoro svolto con grande professionalità e passione finalizzato al prezioso recupero del Museo Abegg.
Particolare menzione meritano i numerosi volontari, coordinati da Ambrogio Nava e Pireangela Maggi che a titolo personale ed esclusivamente gratuito hanno contribuito in modo essenziale alla riapertura del Museo.
Un ringraziamento infine doveroso alla Comunità Montana del Lario Orientale-Valle di S.Martino che ha co-finanziato i lavori riconoscendo in tal modo nel Museo Abegg una testimonianza eccezionale di archeologia nel settore industriale più antico che si conosca che si riconferma dopo tanti anni di chiusura, motivo di vanto per l’intero territorio circostante.
Scarica il comunicato stampa della Cooperativa Sociale Liberi Sogni
Scarica la brochure istituzionale del Museo.
Scarica il programma dell’inaugurazione del 30 novembre.